Blackburger e Basilius

Beer is good, Food is good, but nothing beats good food with good beer! Ed è proprio il caso di questo squisito Hamburger Gourmet abbinato ad una birra superlativa Basilius di Eli Noe. Grazie agli amici di  TripelB ho avuto il piacere di degustare le sue birre (più’ che degustare avrò bevuto qualche cassa 🙂 ) ma alla fine ne è valsa la pena.

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Il nome viene dal santo Basilius di Caesarea che viveva in Cappadocia nel 4° secolo e del quale le vertebre (presunte) sono conservate come reliquia a Bruges, nella chiesa del ‘Burg .

Una birra scura-ambrata limpida, leggero aroma e gusto di caramello che finisce con un finale amaro.

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Il leggero retrogusto di caramello si sposa benissimo con gli asparagi e con il bacon affumicato. Il finale amaro invece richiama l’amaro del pate’ di maiale Basilius. L’insalata è un ingrediente fondamentale dell’hamburger. E’ l’elemento che può dare una nota croccante, gusto e freschezza.

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Ricetta per 8 persone

BUN (panino per hamburger)

farina 0 420 g
lievito di birra 2 bustine (10g)
zucchero 40 g
sale marino fino 10 g
latte fermentato o latte robot 175 ml
uova 1
tuorli 1
albumi 1
burro a temperatura ambiente 25 g
semi di papavero 1 pizzico
nero di seppia  circa 20 g

Farcitura

1 mazzo di asparagi
8 sottilette
patè di maiale q.b.
salsa tartare q.b.
16 fette di bacon affumicato
insalata q.b.
1 noce di burro

Pasta

Mettete in una ciotola la farina, il lievito, lo zucchero e il sale. Aggiungete il latte fermentato, il nero di seppia, l’uovo e il tuorlo. Mescolate con un mestolo di legno o con le mani per 3-5 minuti, in modo da ottenere un impasto omogeneo. Unite il burro a pezzettini e lavorate per circa 15 minuti, finche’ la pasta non è liscia e morbida.

Prima lievitazione

Mettete la pasta in una ciotola unta con un filo d’olio, coprite con la pellicola e lasciate riposare in luogo caldo fino a quando la pasta raddoppia di volume, circa 2 ore.

Sfere

Quando la pasta è pronta, mettetela su un piano di lavoro infarinato. Battetela per sgonfiarla e dividetela in 8 parti. Rotolatele sul piano di lavoro per formare delle sfere lisce.

Seconda lievitazione

Mettete le sfere su una placca foderata di carta da forno leggermente infarinata. Coprite senza chiudere completamente con la pellicola e lasciate lievitare in luogo caldo per circa 1 ora. I buns sono pronti per la cottura quando, toccandoli, l’impronta del dito si riassorbe molto lentamente.

Cottura

Preriscaldate il forno a 190°. Sbattete l’albume con un po’ d’acqua e spennellate delicatamente le palline di pasta, quindi cospargetele di semi di sesamo o di papavero. Infornate per 15-18 minuti. Lasciateli raffreddare prima di tagliarli.

Quindi saltate velocemente gli asparagi con una noce di burro, lasciateli croccanti. Disponete il bacon su una teglia e mettetelo in forno preriscaldato a 180° per 2-3 minuti.

Composizione

Tagliate a metà i buns e dorateli per 2 minuti sotto il grill del forno. Procedete in quest’ordine: pate’ di maiale, sottiletta, asparagi, bacon, insalata e salsa tartare, quindi terminate con la parte superiore del buns.

 

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Ringrazio il mio amico Alex di ibanfer.com che immortala tutti gli eventi del TripelB

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E’ ovviamente il fantastico team di TripelB (Best Belgian Beers). Potete visitare il loro store in via Valprato 68 | int. 52.

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Elegant Cheese with amazing Galbert 2015

Amici di FoodandCook e Beerlovers dopo circa 200 giorni di astinenza dal mio blog e in concomitanza con il 1°  compleanno del #TripelB, eccomi tornato per presentarvi una birra straordinaria, Galbert 2015 del Brugs Bier Institut di Eli Noe,  con un pairing di altrettanto valore Elegant Cheese con 4 diverse texture.

Eli

Eli ha scoperto la sua passione per la birra belga nel 2001 nel famoso pub ” ‘t Brugs Beertje”. Durante gli anni in cui sviluppava la sua sensibilità al gusto, attraverso esperienze nel settore della ristorazione a Bruges, la sua passione continuava a crescere. Così, ha iniziato a studiare l’arte del fare la birra. Ha frequentato due importanti accademie di birrificazione e di degustazione della birra e poi ha fondato il Brugs Bier Instituut.

Ho avuto il piacere di conoscerlo e di lavorare insieme a lui al #TripelB. In quell’evento ha presentato 5 straordinarie etichette i cui nomi sono tutti legati al “burg”, la piazza attorno alla quale si è sviluppata la città di Bruges.

La mia preferita è la Galbert van Brugge.  E’ una ‘Vlaams Roodbruin’ invecchiata in botti di quercia francesi per 8 mesi. Questa fermentazione mista produce una combinazione molto complessa di aroma: dolce, acido e fruttato.

Inoltre i malti usati creano un gusto leggero di caramello. Incredibile! E’ possibile scegliere fra 3 annate: il 2013, il 2014 e il 2015.

Galber

 

Una birra che si sposa alla perfezione con qualsiasi tipo di formaggio. Ed ecco a voi il piatto!!!

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Ricetta per 4 persone:

Per la cialda di parmigiano

200 gr parmigiano reggiano

Per la spuma di parmigiano

250 gr di parmigiano reggiano

250 ml di latte

120 ml di panna fresca

1 sifone da 500 ml

2 cariche

Per la burrata montata

1 Burrata

200 ml di panna

Per la fonduta

200 gr di fontina DOP

100 ml di latte

2 tuorli

1 noce di burro

 

Cialda di parmigiano

Scaldate una padella con un po di burro, prendete un coppa pasta e mettete 2/3 cucchiai di parmigiano in modo da formare un cerchio omogeneo. Dopo circa 1 minuto girate la cialda per altri 30 secondi.

Spuma di parmigiano

In una casseruola fate sciogliere a fuoco lento il parmigiano grattugiato con il latte. Mescolate affinchè non si formino grumi. Passate al setaccio e fate raffreddare. Aggiungete al composto la panna e inserite nel sifone. Caricatelo con la prima bomboletta, facendo attenzione a posizionare il sifone a testa in giu’. Agitarlo per 2 secondi. Inserite anche la seconda carica sempre, questa volta agitatelo per 5 secondi. Fate riposare in frigo almeno per 2 ore.

Per la burrata montata

Montate la panna, aggiungete solo l’interno della burrata e continuate a montare fino ad ottenere un composto spumoso.

Per la fonduta

Togliere la crosta alla Fontina DOP e tagliarla a fettine sottili. Disporre la Fontina in un recipiente piuttosto alto e stretto e ricoprirla di latte per parecchie ore, anche per una notte. Al momento di preparare la fonduta, mettere in una casseruola il burro, i tuorli e la Fontina macerata col latte e far cuocere il tutto a bagnomaria, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno. La Fontina in principio si unirà in un blocco filante, poi si diluirà gradatamente col latte e l’uovo, fino a che diventerà una crema liscia e densa.

Siete pronti per impiattare. Disponete una quenelle di burrata montata al centro del piatto. Adagiate in posizione verticale la cialda di parmigiano nella burrata. Versate un cucchiaio di fonduta e per ultimo abbondate con la spuma di parmigiano.

Un ringraziamento speciale va al mio amico Alex Galeasso alias AGBANFER, fotografo ufficiale del TripelB! www.ibanfer.com

AgBanfer

Ecco alcune foto della serata

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Tripel B TEAM

TOM, io e PIA

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My Super Friend MIGUEL!

Miguel

The POPE 🙂 and my brother WIM!

Wim

Insalata di petto d’anatra affumicato su pane nero fichi e noci

Buongiorno beer and food lovers! Quello che vi propongo oggi è un finger food davvero squisito e velocissimo da preparare abbinato ovviamente ad una delle mie birre preferite! La Westmalle Dubbel.

Per chi non la conoscesse, è una delle undici birre autorizzate a sfoggiare il logo esagonale AUTHENITC TRAPPIST PRODUCT, garantendo che il prodotto è fabbricato nell’ambito di un’abbazia trappista,  da parte dei monaci trappisti o sotto il loro diretto controllo.

Ovviamente l’ho degustata per la prima volta al TRIPEL B. L’ho definita la birra perfetta! Al naso l’aroma risulta ampio e complesso, con note di malto e banana, oltre che di tostatura. Al palato è incredibile, difficile da descrivere. Corposa con sentori gustativi che variano dal caffè, al cioccolato, all’ affumicato, al tostato.

E’ una birra che va sorseggiata, la temperatura ideale di servizio è di 15°C, mi raccomando mai fredde.

CONSIGLIO: assaggiate prima un pezzetto di finger food e poi sorseggiate la birra, in questo modo riuscirete ad apprezzare al meglio l’abbinamento tra cibo e birra.

Anatra Affumicata

Ingredienti 4 persone
1 Petto d'anatra affumicato 
4 Fichi
30 gr di burro
8 fette di pane nero di segale
noci q.b.
Procedimento
Tirate fuori dal frigo lo speck d'anatra 20 minuti prima della preparazione in modo che sia a temperatura ambiente e inizi a rilasciare i grassi che serviranno come condimento per il pane.
Tostate nel frattempo 8 fette di pane di segale e spalmate il burro quando il pane è ancora caldo.
Siete pronti per impiattare. Prendete un tagliere. Adagiate il pane caldo, qualche fettina di speck d'anatra, i fichi tagliati a metà e le noci.

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Fort Lapin

Buonasera amici di FoodandCood! Tripel B ha il piacere di presentarvi un giovane birrificio artigianale della città di Bruges, Fort Lapin. Il nome Fort Lapin fa riferimento al posto in cui sorge: Forte Lapin era una fortezza costruita nel 1664 per proteggere i commerci in città. L’edificio militare è da tempo scomparso, ma il quartiere, e quindi la nuova fabbrica di birra, porta ancora il suo nome.

Il birrificio è stato fondato dal mastro birraio Kristof Vandenbussche nel 2011.

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Dopo anni di sperimentazioni, Kristof ha deciso di condividere le sue creazioni con il grande pubblico. Con crescente successo.

Il segreto sta nella alta qualità del prodotto che è frutto della grande esperienza e maestria nella creazione della ricetta e nell’utilizzo delle migliori materie prime come il luppolo che è personalmente selezionato nelle fattorie di luppolo belghe.

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Ed ecco le sue Birre!!!

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Potete degustare e acquistare le birre di FORT LAPIN direttamente nello store di TRIPEL B!

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Per info visita il sito www.tripelb.com e partecipa agli eventi iscrivendoti direttamente alla pagina Facebook di Tripel B

 

Tripel B and FoodandCook! Beer and Food Pairing

Welcome back amici di foodandcook!! Finite le vacanze! Finito di annacquare  la bocca con Heineken, Corona e Ceres?!!? Con grande entusiasmo annuncio l’apertura di una nuova sezione all’interno del sito dedicata al mondo delle birre belghe e del food pairing,

Sono stato sempre amante della birra, ho iniziato ad avvicinarmi a questo mondo grazie a Teo Musso, forse il precursore della birra artigianale in Italia che oggi vanta di oltre 400 microbirrifici.

E’ allora perché parlo di birre belghe??? A parere degli esperti sono insieme a quelle tedesche le migliori al mondo, ma il principale motivo e che circa 4 mesi ho scoperto un  nuovo locale  il TRIPEL Blogo_tripelb_slideubicato nei Docks Dora di Torino,  considerato ancora oggi  centro di costante interesse architettonico e sociale, vista la quantità di locali notturni e circoli sorti o rinnovati nel corso della riqualificazione del quartiere. E’ stato amore a prima vista! Location fantastica – 160 etichette in esposizione – il loro obiettivo e di arrivare a 600 – organizzano serate di degustazione coinvolgendo direttamente i piccoli produttori di birra dal Belgio. Amano la birra, si vede e si sente! Sono 3 coppie italo-belghe che come progetto mirano a fondere la passione italiana per il cibo  con l’esperienza unica che si vive assaggiando la vera birra belga.

Ho imparato a degustare la birra. Sapevate che nella birra ci sono sentori come la banana coriandolo vaniglia e chiodi di garofano?

Fino a qualche anno fa, era impensabile sedersi ed abbinare ad una pietanza una bevanda che non fosse vino, mentre oggi, spingendosi oltre i falsi miti, ogni birra può esaltarsi con il suo piatto cercando di legare e contrastare sensazioni e sapori!

Quindi insieme a Triple B proveremo a ricercare sperimentare consigliare gli abbinamenti che esaltano il gusto sia del piatto che della birra, secondo le nostre emozioni e sensazioni.

ECCO IL TEAM DI TRIPEL B!

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MARIA PIA E MIGUEL

 Il mix di organizzazione italiana e surrealismo belga è la ricetta perfetta per l’amore (della birra).

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JOYCE E WIM

 Dietro ogni grande CBO, c’è una grande donna. Lui ama scoprire nuove cose e affrontare nuove sfide, lei è il suo “sesto senso” e la sua (beer) lover, che si muove, misteriosa, dietro le scene. Dopo aver organizzato la versione belga dell’ Oktoberfest a Torino negli ultimi sette anni, ora sono più che pronti per Tripel B.

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GIULIA E TOM

Lei restauratrice di opere d’arte, lui globetrotter, entrambi con una grande passione per l’antica pittura fiamminga, il design moderno e amanti di tutto ciò che è bello e…ovviamente dell’ottima birra!
MORE INFO – WWW.TRIPELB.COM

Risotto al nero di seppia e gamberi

Lo sapevate che…

la sepia, estratta dal nero di seppia, è nota per le sue proprietà terapeutiche. Aristotale fu uno dei primi a descrivere le modalità di impiego nel suo inchiostro nerasto. Oggi viene utilizzato  nella cura delle disfunzioni ormonali.

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Ricetta per 4 persone
320 gr di riso carnaroli
12 gamberoni
2 sacche di nero di seppia o 2/3 bustine
1/2 bicchiere di vino bianco
1 scalogno
1 carota
1 gambo di sedano
1 cipolla bianca
prezzemolo q.b.
Acqua q.b. per il brodo di pesce
Olio extra vergine di oliva q.b.
Iniziate con il pulire i gamberi, tenendo il carapace e le teste da parte. Tritate in modo grossolano, cipolla carota e sedano e metteteli in una casseruola a fuoco vivo. Dopo qualche minuto aggiungete  il carapace dei gamberi, schiacciate metà delle teste senza romperle,aggiustate con  sale e pepe, quindi aggiungete dell'acqua calda, e fate sobbollire per circa 30 minuti. Trascorso il tempo filtrate il brodo con un colino.
Tritate lo scalogno e fatelo appassire dolcemente con un paio di cucchiai di olio di oliva extravergine, aggiungete la polpa delle restanti teste dei gamberi e mescolate bene.  Tostate il riso in una pentola a parte per 1 minuto e aggiungetelo al soffritto. Alzate la fiamma e sfumate con il vino bianco. Una volta evaporato l'alcol, aggiungete un mestolo di brodo caldo. Circa a metà cottura del riso, aggiungete il nero di seppia  e mescolate per distribuirlo bene. Mettete anche i gamberi. A fine cottura mantecate con un po' di prezzemolo fresco. Nel frattempo friggete le teste dei gamberi che serviranno per decorare il piatto.
Siete pronti per impiattare mettendo il riso al centro del piatto, le teste dei gamberi a lato, un po' di pepe o della bottarga o del prezzemolo per dare un po' di carattere al piatto.